I cani percepiscono il mondo attraverso l'olfatto, cerchiamo di capire come e mettiamoci nei loro pelosi panni per scoprire come migliorare l'interazione.
All’inizio di questo febbraio, il centro cinofilo Sweet Dog A.S.D. ha ospitato per due giorni il Dott. Mazzatenta, docente di psicobiologia e psicologia animale della facoltà di Medicina Veterinaria dell’ Università di Teramo. In quei due giorni si è parlato dell’olfatto del cane, smentendo vecchie teorie, scoprendo nuove nozioni e cimentandoci in esercitazioni pratiche. Dunque, quanto si sa sul sistema olfattivo del cane? molte cose sono state scritte e dette sull’argomento, cerchiamo quindi di sintetizzare tutto quello che ci occorre sapere per metterci nei pelosi panni dei nostri amici e tenerci aggiornati sulle ultime novità a riguardo.
Come funziona il naso del cane:
I cani sono tra i mammiferi macrosmatici, ovvero, quegli animali che basano la loro percezione del mondo soprattutto attraverso l’olfatto. Riuscite a immaginare un mondo fatto di odori anziché immagini? forse no, o comunque è molto difficile, basti pensare che abbiamo solo 5 milioni di recettori olfattivi rispetto ai circa 300 milioni che hanno loro.
Ogni volta che il cane inspira l’aria, questa viene portata contemporaneamente in due aree separate: una per respirare e una per odorare (senza contare la regione dell’organo vomeronasale che si attiva solo in determinati casi e che riguarda i feromoni). L’aria che attraversa le canne nasali trasportano le molecole di odori che aderendo alle cellule olfattive trasformano il segnale chimico dell’odore in segnale elettrico, questo viene inviato alla corteccia celebrale (con connessioni precise) e da qui le informazioni passano ad altre aree che controllano la nutrizione e la riproduzione; due comportamenti molto sensibili agli odori.
Anche la forma del tartufo è creata ad hoc per aiutarli a destreggiarsi meglio con il sistema olfattivo. Come mostra l’immagine, l’aria viene inspirata insieme agli odoranti dalle narici e viene rilasciata lateralmente per non “contaminare” la traccia che stanno seguendo. Inoltre, hanno anche narici mobili; una capacità che viene esercitata a prescindere dalla razza e che viene fatta in maniera automatica per determinare con precisione la direzione dell’odore.
Ad oggi sono tanti i compiti che il cane svolge per noi attraverso il suo naso, dai classici cani da salvataggio delle unità cinofile, alle più recenti sentinelle che avvertono del rischio di malattie.
Alcuni lavori in cui viene utilizzato il fiuto del cane:
• Operazioni di polizia giudiziaria ( cani anti-droga, cani anti-esplosivo, ecc…); • Operazioni preventive (segnalare persone nascoste, inseguire soggetti in fuga, ispezione di ambienti)
• Operazioni di soccorso ( ricerca in superficie, ricerca di persone travolte da macerie, ricerca di persone travolte dalla neve, salvataggio nautico);
• Odorologia forense (tecnica criminalistica atta a determinare la presenza di una persona sulla scena di un crimine);
• cani da allerta diabete o crisi epilettiche. C’è da aggiungere anche il recente interesse che si è acceso riguardo alla capacità del cane di fiutare tumori e neoplasie, di cui anche la medicina comincia finalmente ad accorgersi, e che con una costante ricerca chissà quali risultati potremmo ottenere tra qualche anno!
Ma quindi parliamo di cani molecolari? Certo, perché tutti i cani lo sono, in quanto si intende la capacità di percepire, distinguere e memorizzare le molecole di odori (come ho scritto sopra), anche se erroneamente vengono definiti tali solo alcune razze con capacità olfattive più spiccate del normale (es. i Bloodhound).
Ovviamente, a seconda della razza, alcuni cani saranno predisposti per un determinato tipo di lavoro invece che ad un altro, ma il bandolo della matassa qui è quello di riflettere sul fatto che il nostro cane vede il mondo attraverso il naso e quindi, da proprietari che vogliono solo godersi la compagnia del loro amico a quattro zampe, cosa possiamo fare per valorizzare al meglio il tempo trascorso insieme? Provate a pensare a delle attività ludiche che sfruttano il fiuto (es. qualsiasi gioco di attivazione mentale, Scent Game, huntering, ecc) e a quanto possano essere appaganti per loro, poi che essere appagati vuol dire essere felici e soddisfatti e, infine, vien da sé capire che una tale attività può essere più costruttiva di una passeggiata per “stancare” il cane (che poi in realtà quanti si stancano con una passeggiata?). Detto questo, non vuol dire che un gioco di attivazione mentale sostituisca la passeggiata giornaliera di cui ogni cane ha bisogno, ma che molto spesso si associa il bisogno di far sfogare il cane con un gioco fisico (che non sempre alla sera dopo il lavoro è possibile replicare) mentre la risposta più semplice è proprio sotto il nostro/loro naso.
è tra le attività ludiche/sportive che proponiamo al nostro centro, che si rifà sulla falsa riga dei cani da ricerca di sostanze (sostituite da odori naturali, ovviamente!). È molto costruttiva in quanto sfrutta le doti olfattive del cane, aiuta a incrementare la relazione col proprietario ed è anche un complemento ideale per quei cani che hanno bisogno di un programma di educazione.
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Fonti:
Biopsicologia di James W. Kalat
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2871809/
https://ed.ted.com/lessons/how-do-dogs-see-with-their-noses-alexandra-horowitz
http://www.carabinieri.it/arma/oggi/reparti/organizzazione-territoriale/nucleo-cinofili
http://www.aldoviolet.it/1/odorologia_forense_4046352.html
http://www.progettoserenaonlus.it/
Pubblicazioni mediche:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16484712
http://www.sciencedirect.com/…/article/pii/S016815910400111X
http://gut.bmj.com/content/early/2011/01/17/gut.2010.218305.full?ref=nf
http://erj.ersjournals.com/content/39/3/669.short
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